La terapia analitica Junghiana o psicologia analitica, trae origine dal pensiero e dalle opere del medico svizzero Carl Gustav Jung, secondo il quale esiste un inconscio personale costituito da contenuti personali rimossi e un inconscio collettivo, dove gli archetipi influenzano il nostro modo di essere nel mondo.
Entrambi vengono esplorati nel sogno e nel simbolo all’interno della terapia, intesa come esperienza riparatrice dei traumi vissuti da ognuno di noi.
Il risultato è una maggiore consapevolezza delle proprie fragilità: comprenderle ci aiuta a far sì che non influenzino negativamente il nostro modo di essere nel mondo con gli altri.
Attenzione al simbolico
Immaginazione attiva
Interpretazione dei sogni
Perché il disagio psichico e il sintomo diventano un’occasione per capire se stessi e raggiungere il vero Sé.
Il sintomo configurandosi come possibilità, apre la strada all’individuazione, un viaggio finalizzato alla scoperta e alla realizzazione di sé, dove il compito del terapeuta è quello di accompagnare il paziente in questa crescita personale.
Stai vivendo un periodo di difficoltà emotiva?
L’ansia continua a toglierti il respiro?
I pensieri non ti lasciano tregua e hai esaurito le energie?
Vuoi davvero imparare a conoscerti?
Indipendentemente dalla gravità dei sintomi e dalla diagnosi, la terapia analitica mira ad ottenere un riadattamento alla realtà, inclusivo dei bisogni e delle motivazioni del paziente.
È un percorso adatto a indagare le ragioni profonde delle proprie difficoltà emotive come:
Angosce
Fobie
Disturbi del comportamento alimentare
Sensazioni di inadeguatezza
Ansia generalizzata
Depressione
Attacchi di panico
Difficoltà nelle relazioni di coppia o genitoriali
Chi sceglie di iniziare un percorso con me non è solo chi sta vivendo un intenso problema emotivo, ma può semplicemente essere anche chi vuole imparare a conoscersi meglio, intraprendendo un cammino che lo porterà alla vera padronanza di sé.
Il percorso di psicoterapia prevede la frequenza settimanale, sia in studio che online, e, talvolta, a domicilio del paziente se impossibilitato per vari motivi a recarsi in studio.
Ritengo molto importante l’approccio multiprofessionale, quindi mi avvalgo, qualora fosse necessario, di altri professionisti, quali lo psichiatra per la valutazione di un sostegno farmacologico o anche altri professionisti per garantire un approccio il più possibile completo.
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Incontro iniziale conoscitivo: Il primo incontro consiste nell’esposizione da parte del paziente delle varie disfunzionalità riscontrate nella propria esperienza.
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Incontri successivi: Sulla base di quanto riscontrato durante la prima seduta di terapia, viene progettato un intervento terapeutico personalizzato, in base al quale, tramite l’analisi del sogno e del simbolico, il paziente affronterà le proprie difficoltà emotive, giungendo a una nuova consapevolezza di sé e della realtà.
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